04/01/12

Ora ditemi, sinceramente

La buona notizia è che il Grande Fratello, quella pseudo trasmissione dove, complice il vouyerismo malato degli italioti, viene messa in scena una gioventù che è una via di mezzo tra il volgare ed il vuoto intellettuale totale, pare stia esalando l'ultimo respiro. La forma dubitativa è d'obbligo perché al proliferare italiota non c'è mai fine! Tuttavia, ci sono buone speranze e se dovesse accadere, forse a marzo del prossimo anno, sarebbe una festa al pari di quella manifestata per la caduta del Cainano. Qualche milione di cervelli sottratti al rimbambimento da tubo catodico, se non si suicidano prima, evento comunque auspicabile e da festeggiare, sarebbero una buona risorsa per il Paese.

La cattiva notizia, invece, è che nell'ascoltare il discorso di fine anno rivolto alla stampa, pronunciato dal Presidente del Consiglio, ho avuto un mancamento. Non fraintendetemi: il discorso nella sua interezza, vuota di significative indicazioni su cosa sarà l'annunciata "fase II" dell'azione del governo dei sobri, non ha provocato emozioni tali da farmi svenire. Tuttavia, è accaduto che nel momento in cui il nostro sobrio Presidente ha accennato ad una prossima riforma del mercato del lavoro, definendola "equa", io sono svenuto! C'è voluta una buona mezz'ora, sniffando aceto, per riprendermi. Il dottore, subito interpellato, ha diagnosticato un'idiosincrasia acuta per il termine "equo". Ho sviluppato un'eccessiva sensibilità allo stesso che causa violente reazioni. Scatta in me un'associazione strana: il termine "equo" mi suona come "uccelli senza zucchero". Traducete a vostro piacimento!

Ma non è di questo che volevo riflettere. Mi stavo chiedendo, invece, come definire coloro che hanno stravolto il mio presente ed il mio futuro, grazie alla recente "equa" manovra correttiva dei conti pubblici, gran capolavoro del governo dei sobri. Mi spiego: se uno va in ospedale con un braccio maciullato ed il chirurgo che lo visita decide subito per l'amputazione, senza minimamente provare a salvare il braccio che, magari, poi si scopre poteva essere salvato ricorrendo a tutt'altre terapie, come lo definireste? Criminale? Macellaio? Incapace? Inetto?

Mi spiego ancora meglio. Quando iniziai a lavorare, mi venne detto che dopo 19 anni, 6 mesi ed un giorno, sarei potuto andare in pensione! Più o meno a 44 anni. Ammetto che fosse una norma "eccessiva" e, infatti, anni dopo l'abolirono senza che me ne facessi un cruccio. Sarei andato in pensione dopo 35 anni di lavoro. Più o meno alla soglia dei 60 anni di età. Era un buon traguardo e sullo stesso cominciai a costruire tutta la mia vita.

Passarono gli anni e, ad un certo punto, mi dissero che bisognava tener conto delle "aspettative di vita" degli individui. Attenzione, parlavano di aspettativa e non di "qualità della vita". Insomma, ci dicevano che saremmo vissuti più a lungo, poco importava il "come". Di quello, non frega nulla a nessuno. Si inventarono dei numerini, il mio era 97 e, forse fu fortuna, cambiò poco perché invece che alla "soglia" sarei andato in pensione a 60 anni compiuti. Sempre un buon traguardo su cui costruire tutta la mia vita, in attesa di quel momento.

Passarono ancora degli anni e tornarono nuovamente alla carica, dicendomi che l'età pensionabile doveva essere regolata anche con delle finestre, degli scaloni ed altri accidenti di loro ideazione. In pratica, si allontanava l'obiettivo pensione di mesi. Sopportai ancora perché, in fondo, qualche mese in più di lavoro non avrebbe pregiudicato l'obiettivo e tutto ciò che stavo costruendo in previsione dello stesso.

Arriviamo quasi ai giorni nostri, quando il governo più indegno di questo Paese in alcune manovre economiche da macelleria sociale inserì dei coefficienti, sempre per l'aspettativa di vita e mai per la qualità della stessa, che allungavano ancora la mia età lavorativa. Pochi mesi fa, era il 25 ottobre dello scorso anno, mi collegai ad un sito web nel quale, grazie a pochi e semplici passaggi, si poteva sapere l'età in cui sarei andato in pensione, dopo le predette modifiche. Ecco il risultato.

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Avrei maturato la mia pensione a quasi 61 anni ma sarei definitivamente uscito dal mondo del lavoro a quasi 62 anni. Mi dissi di avere pazienza, sopportare e resistere. Poi, avrei goduto!

Ed arriviamo, finalmente, al "governo dei sobri" che annunciano riforme basate sul rigore e sull'equità, tanto rigore da piangere loro stessi ma anche tanta equità e ci tengono a sottolinearlo ogni volta che vanno davanti ad una telecamera! Spesso in effetti, come i precedenti. Mettono nuovamente mano al sistema pensionistico e lo riformano per l'ennesima volta. Ed io, pazientemente, mi collego nuovamente a quel sito che, nel frattempo, è stato aggiornato "provvisoriamente" alle ultime indicazioni della manovra equa (provvisorietà che mi fa tremare i polsi). Sono appena passati 65 giorni dalla mia precedente consultazione. Reinserisco i dati richiesti e... leggetelo voi il risultato.

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Ora ditemi, sinceramente, come devo definirlo questo "chirurgo" che ha spostato il mio obiettivo alla soglia dei 70 anni senza minimamente provare ad adottare terapie meno drastiche? Come devo definirlo questo "chirurgo" che, in poco più di due mesi, ha tagliato via un pezzo della mia vita, cambiando completamente il senso dell'esistenza che stavo vivendo?

20 commenti:

  1. Carlo, non ho parole e sono contenta di non aver esultato come molti, quando fu fatto il governo provvisorio.
    Chissà perché ebbi una sensazione strana, mi pareva troppo facile che improvvisamente il premier precedente avesse gettato la spugna, quando secondo me, anche quella è stata una manovra, si sono messi d'accordo forse perché se queste ultime "regole" le avesse fatte lui, lo avrebbero fatto fuori.

    Ora mi chiedo: è mai possibile che non si pensi soprattutto al futuro dei giovani, perché se ritarda l'età pensionabile, i giovani non avranno lavoro e così la situazione resta sempre come il gatto che si rincorre la coda.
    E poi un'altra cosa, alla soglia dei 70 anni, il fisico non può reggere a seconda del lavoro che uno fa, quindi il rendimento è più scarso e magari si mette in malattia, così devono pagarlo lo stesso e il posto di lavoro resta vacante senza possibilità di una nuova assunzione e magari fuori ci sono dei giovani che aspettano, che non possono farsi una famiglia, ecc ecc.......
    Ma porca miseria, nessuno fa una rivoluzione per far togliere gli stipendi a quei "mangiapane a ufo" (toscano)?

    E ancora un'altra cosa: gli orari dei commercianti... possono prolungare gli orari a loro piacimento? Cioè restare aperti fino a quando vogliono, così guadagnano di più?
    Ma se la gente sta attenta a non spendere perché la vita è un disastro, cosa cavolo stanno a fare aperti per vendere poco? Consumano comunque la luce, il gas, dovrebbero prendere il personale in più (o fanno i negrieri con il personale che hanno, sfruttandolo?)...

    Carlo, sai che odio ogni genere di violenza, ma giuro che una rivoluzione (magari senza sangue) ci starebbe bene, però purtroppo gli italiani in questo momento sono senza forze, senza palle e vivono solo sperando e lasciando che il governo continui a fare il lavaggio dei cervelli con quella calma finta che fa fumare il mio di cervello!

    C'è solo un'isola per stare bene... quella che non c'è!

    Ciao e buona giornata!
    Nadia

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  2. Come ti capisco! Anche se ho avuto il c.... di essere nata esattamente 10 anni prima di te e, quindi, essere in pensione dai sessant'anni. Mia sorella è del '52, ancora più sfortunata di te, visto che s'è vista sfumare la pensione da sotto il naso...
    La bella del secolo è che dicono che vogliono la libertà di licenziare, così fuori i vecchi che costano e dentro i giovani che costano meno. Tanto i vecchi vivono di aria.
    Non può continuare così. In ogni caso "loro" piangon miseria e non guardano oltre il loro porco interesse, e la gente ormai sta per scoppiare. Spero di assistere al botto!
    Forza!...non so che altro dire...
    anna

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  3. E' meglio che ridiamo. Il tuo svenimento però è tipico d'una insofferenza che mi riconosco. Ma non svengo,mi tengo ben salda fino in fondo peer capire fin dove si può arrivare.
    Corinina

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  4. @ Per Nadia @

    Ciao Nadia. Ad un sistema basato sul profitto, cosa pensi che interessi il futuro degli individui, che una persona anziana sia stanca di lavorare, che possa ammalarsi? Semplicemente nulla, se tutto questo non significa profitto. E, quando non lo è, viene scartato. Sbagli a pensare che un lavoratore in là con gli anni, possa impedire l'ingresso nel mondo del lavoro ad un giovane. Avverrà il contrario, invece: se la riforma del lavoro che dovrebbe realizzare questo governo renderà più "facile" il licenziamento, ci saranno masse di "anziani" senza lavoro, rimpiazzati da "giovani" senza garanzie contrattuali degne di questa definizione. Ma anche lasciando la situazione così com'è oggi, le aziende tendono a licenziare gli anziani per assumere giovani, con contratti meno onerosi per l'azienda. Stiamo assistendo alla nascita dello sfruttamento del lavoratore, senza muovere un dito.

    Sui negozi aperti giorno e notte, non avrei particolari remore. Esistono in tutto il mondo e creano occupazione se non si lascia ai "commercianti" la possibilità di sfruttare la manodopera, oltre gli orari stabiliti da contratto o con personale "a nero". Il problema è che in questo momento è solo una mossa propagandistica, proprio per i motivi che ricordi tu. Quale commerciante decide di rimanere aperto 20 ore, quando nelle 8-10 canoniche vede ridurre drasticamente le sue vendite, per effetto della crisi delle nostre tasche?

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  5. @ Per Serenity @

    Ciao Anna. Spero vivamente che l'inerzia della gente abbia un limite. Oggi, è l'unica cosa che mi auguro per sperare di vedere la mia vita migliorare. Una gran bella rivoluzione con morti ammazzati e distruzione... soprattutto tra coloro che hanno provocato tutto questo. Sto maturando una violenza che non avevo mai espresso e, a questo punto, non me ne faccio neanche un problema. Ci stanno provocando alla violenza. Aspetto la scintilla.

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  6. @ Per Corinina @

    Ciao Corinina. Personalmente, non rido più già da un pezzo! Come, sempre personalmente, è stato superato e di parecchio il mio limite! E' ora di reagire e senza troppi scrupoli. Credo che "loro", fin dove possono arrivare l'hanno fatto capire! Si tratta, invece, di capire quanto "noi" si sia disposti ad assecondarli!!

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  7. Ciao Carlo!
    Ho letto il tuo post ieri, poi andavo di fretta e non ho lasciato nessun commento. Penso che è un gran bel casino per tutti, per te che andrai in pensione quasi a 70 anni e per me, che se tu andrai in pensione a 70 anni, occuperò il tuo posto chissà quando.
    Non è giusto affatto lavorare fino a 70 anni. Vorrei tanto sapere in che modo un settantenne potrà continuare a fare il muratore dopo che per una vita si è spaccato la schiena. Voglio dire, cioè, a parte il fatto che penso non sia giusto in generale mandare in pensione le persone a 70 anni, penso anche che nel caso dei lavori più duri fisicamente proprio sia impossibile. Poi potrebbe essere anche pericoloso, che ne so, metti un pilota...magari non ha più nemmeno tanta lucidità.

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  8. ciao Carlo,
    non oso pensare se la tua situazione fosse successa a me! Quello che stai subendo è veramente troppo. Vada per i primi rinvii, in nome dell'aspettativa di vita, ma quest' ultima carognata è da disperazione. Ammetto che un egoismo inconsapevole, su situazioni assurde come la tua, mi ha permesso di brindare a questo nuovo corso di serietà perchè vedevo spazzata via tutta la merda precedente e senza troppe polemiche mi sono allineato a subire i non pochi sacrifici richiesti alla mia pur debole classe sociale.
    Tuttavia penso che lo slittamento di cinque anni della pensione che hai costruito, con diritti acquisiti, non sia solo una richiesta di sacrificio ma un castigo morale alla persona.
    Sempre dalla tua parte. robi

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  9. @ Per Frufru @

    Ciao Frufru. E' arrivato il momento che voi giovani vi diate una "mossa" perché se aspettate il risveglio d'orgoglio dei vostri padri, vi fottete il futuro con le vostre stesse mani, come se lo stanno fottendo i vostri padri. L'obiettivo dei signori che governano, non è quello di dare sicurezza ed un futuro a voi e lo state vedendo. Allungare l'età pensionabile per chi, si spera, sarà ancora "tutelato" dall'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, non offre garanzie di lavoro a voi. Voi che, come noi ora, dovrete lavorare 42 anni per potervi permettere una pensione. Come funziona il mercato del lavoro oggi, e credo non ci siano dubbi che sarà ancora così per anni, voi non accumulerete mai quei 42 anni e, ben che vada, non godrete mai di una pensione dignitosa. Io, faccio parte di una generazione senza dignità, che sta abbassando il capo senza vergogna alcuna... voi, siete ancora in tempo per salvarvi. Ribellatevi e cambiate questo sistema. E' un duro lascito che avete in eredità ma rendetevi conto che sono i vostri genitori a lasciarvelo.

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  10. @ Per Cipralex @

    Ciao Robi. Ti ringrazio per la tua sempre eccezionale sensibilità. Hai detto bene: si stanno castigando moralmente le persone e l'esempio che oggi ho pubblicato, non è l'unico. All'interno della stessa classe di tartassati, sono state realizzate delle sperequazioni atroci di cui, probabilmente, nessuno si è reso conto. Anche di questo, ne parlerò presto. Io non ho brindato al "nuovo corso" ma ho salutato con gioia la fine del vecchio! Sul nuovo, ho nutrito dubbi fin dall'inizio e non può essere l'idea che doveva salvarsi il Paese a convincermi che "subire" è la strada più ovvia. Di ovvio c'erano ben altri modi per salvare il Paese ma non l'hanno fatto e anche di questo fornirò ampia riflessione.

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  11. trasmissione mai vista una volta di cui avevo letto su internet la decadenza totale dell'essere umano in quanto tale e della scarsezza di ascoltatori... non credo perchè il programma è poco "intelligente", ma perchè ha fatto il suo tempo e come le scarpe vecchie andrebbero cambiate

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  12. Carlo, mi hai letto nel cervello? Hai doti esp?
    Ieri leggevo una citazione: "Un popolo di pecore sarà governato da un lupo".
    Sono del '59 e dato che ci tengo al mio fegato non ho ancora fatto la ricerca per vedere in quale millennio andrò in pensione.
    Ci penserò quando sarà quasi il momento, se sarà. Probabilmente tirerò il calzino prima di quella data e dovrò anche essere contento per tutti i soldi che avrò fatto risparmiare all'inps.
    Ecco, ci potrebbero chiedere di suicidarci due mesi dopo l'agognata pensione così da contribuire all'orgoglioso risanamento della nostra amata nazione.
    Sono giù Carlo, non ne chiappo una :)
    Un abbraccio

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  13. @ PER NONNO ENIO @

    Ciao Enio. Credo di aver visto un paio di puntate della prima edizione, tanti anni fa, incuriosito dalla novità del format della trasmissione. Mi è bastato e, come te, seguendo le cronache sui vari programmi, ho avuto conferma delle impressioni che mi avevano suscitato quelle puntate da me viste: squallore totale dei partecipanti e vuoto totale dei contenuti di ciò che veniva trasmesso. Anche io non credo nel ripensamento dei teledipendenti assilati da vouyerismo. Probabilmente la trasmissione ha fatto il suo tempo e si inventeranno qualcosa di diverso, per alimentare il vuoto mentale.

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  14. @ Per PAOLO @

    Ciao Paolo. Non credo di avere doti particolari. Piuttosto, sono propenso a pensare che siamo tutti nelle stesse condizioni, pessime. Conseguentemente, stessi problemi, stesse angosce e stesse prospettive di vita. Ti sento particolarmente "negativo" e questo mi dispiace. Non che non se ne abbia motivo, tutt'altro. Però, ti e mi auguro di vivere 100 anni, perché dobbiamo essere l'incubo di questi signori, dobbiamo diventare la loro angoscia e se c'è qualcuno che deve "tirare il calzino" sono loro! Cristo, festeggerò quel giorno in cui li vedrò schiattare, fosse l'ultima cosa che faccio!

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  15. a) Non ho mai visto il grande fratello e me ne vanto;
    b) come volevasi dimostrarenon conta l'aspettativa di vita ma è la qualità della vita stessa che è importante;
    c) tu caro Carlo hai commesso un grosso errore: vivi a Roma! Dovresti invece vivere a Cortina d'Ampezzo il che vorrebbe dire che non te la passi poi così male.
    d) mi fa piacere che tu rida!!!
    Un salutone,
    aldo.

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  16. Ciao Carlo, ho quasi esattamente 10 anni meno di te ed a 63 anni ne avrò 43 di contributi sempre che non mi licenzino prima, anzi... visto che il mio è un lavoro considerato usurante e mi danno un anno e qualche mese ogni dieci, significa che di contributi ne conterò quasi 48 e prenderò una miseria di pensione. Nel 1992 quando ho iniziato il mio attuale lavoro, ci sono stati colleghi che se ne sono andati in pensione a 42-43 anni d'età, gli davano 7 anni di "scivolamento", arrivavano così a 30-32 di contributi e si godevano la vita. Si è passati da un eccesso all'altro... come sempre succede in Italia purtroppo..
    Ciao Carlo
    Buona serata

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  17. @ PER ALDO @

    Ciao Aldo. Sull'aver ignorato il GF, credo che tra noi non c'erano dubbi! Semmai, mi sarei aspettato commendi di fuoco, dopo la visione di una delle tante serie. Ma, giustamente, abbiamo problemi e storie più importanti o piacevoli da raccontare. La "qualità della vita", se non ce la prendiamo noi, con le buone o con le cattive, credo che non sarà mai una priorità per i nostri governanti. Oggi, poi, il fine che perseguono è tutt'altro. Il mio errore è stato non nascere in un'altra epoca o, meglio ancora, in un altro mondo! Però, siamo in questo e se per noi è un inferno, lo sarà anche per "loro"!

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  18. @ PER NINO P @

    Ciao Nino. Se i "signori" che hanno deciso del nostro futuro, sapessero come viviamo veramente il nostro quotidiano, forse ci penserebbero più volte prima di decidere quegli "eccessi" di cui parli. Soprattutto l'ultimo, infame.

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  19. Bentrovato e buona befana,Carlo ! Vediamo. La signora della scopa dovrebbe tirar fuori un paio di cosette che sono oltremodo necessarie,congelarci tutti come nella favola della Bella addormentata ,in modo che ,una volta svegli,troveremmo che i problemi sono stati risolti come d'incanto ,oppure darci la forza di tollerare gli incomodi,i maldestri,i bugiardi,i finti tonti per attraversare il tunnel minato che ci aspetta.Chi si appresta ad attraversarlo da sveglio dovrà darsi una buona carica di energia e spirito collaborativo.La pazienza è dei forti.
    Ciao
    Corinina

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  20. Mi sono addormentata con l'idea che avevo quasi finito di lavorare, sono del 52, mi sono svegliata e mi sono ritrovata altri 67 anni di lavoro...salverò il mio paese??????????????

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