15/06/12

Autodifesa

Non sarà questione di giorni. Forse sfanghiamo l'estate. Forse. (a Roma, sfangare significa superare un evento anche se a fatica e con una certa dose di fortuna). Siamo tutti consapevoli, credo, che stiamo vivendo sospesi ad un filo sottile, prossimo a spezzarsi. Apro parentesi. E' buffo. Ci pensavo pochi giorni fa: non sarà il Comunismo ad "abbattere" il Capitalismo. Sarà lo stesso "sistema" a distruggersi perché, nella sua evoluzione moderna, ha perso ogni remora, limite, regola. Il capitalismo si è trasformato da parassita in parassitoide, se mi è consentito prendere a prestito alcuni comportamenti che si manifestano in natura. Mentre il parassita vive a spese dell'organismo ospitante, sottraendone nutrimento ma senza distruggerlo, il parassitoide ha un comportamento predatorio che, prima o poi, porta alla morte l'organismo ospitante. Oggi, assistiamo alla lenta morte di Stati sovrani e all'agonia di altri. Quando il parassitoide (leggi speculazione finanziaria) li avrà distrutti, perché quello sembra il destino ultimo, perirà con gli stessi per mancanza di "linfa vitale". C'è anche un'altra possibilità, quella che io auspico e preferisco: l'organismo Stato sovrano, finalmente cosciente del pericolo, sviluppa le giuste tossine per difendersi. Se guardo ai proponimenti ed all'operato di coloro che rappresentano la politica in alcuni Stati europei, confido in una qualche forma di salvezza. Se, invece, osservo ciò che accade, ancora e nonostante tutto, nel nostro Paese, dispero fortemente. Chiusa parentesi.

Dicevo che non sarà una questione di giorni ma, se va avanti come le cronache finanziarie e politiche ci raccontano, poco per la verità, il crollo del sistema monetario dell'Unione europea è sicuro. Se l'euro fallisce, sarà il panico e anche peggio. Già ora, se si prova a cercare qualche notizia di carattere economico e/o politico consultando i quotidiani diffusi in paesi come la Grecia o la Spagna, ci si rende conto che il panico è un fenomeno che si sta diffondendo, ben prima delle previste catastrofi. Ho seguito il consiglio fornito da Tina: consultare online i quotidiani stranieri, aiutandomi con il traduttore di google. Ciò che si scopre e che da noi non viene raccontato, ha dell'incredibile.

D'altronde, anche ciò che accade da noi, perché accade qualcosa, come un segnale, un avvertimento, viene accuratamente ignorato. O nascosto? E' di pochi giorni fa la notizia, da me trovata solamente su "il Fatto Quotidiano" dell'8 giugno, che Banca Network, un istituto che opera in rete e che già da tempo era commissariato dalla Banca d'Italia, ha improvvisamente e senza preavviso bloccato i depositi in conto corrente, lasciando i clienti senza soldi. Il motivo non sembra essere legato all'attuale crisi dell'euro ma a spese folli e speculazioni finanziarie sballate, di quell'istituto.

Tuttavia, siamo sicuri delle "nostre" solide banche, quelle nelle quali abbiamo depositato i nostri risparmi, accreditato lo stipendio o la pensione? Siamo sicuri degli investimenti speculativi che quell'istituto compie, soprattutto alla luce della realtà attuale? E se un giorno ci dovessimo trovare nella condizione dei clienti di Banca Network, con bollette o rate di mutuo da pagare e senza soldi perché il bancomat non funziona? E se un giorno l'euro saltasse?

Ho affermato che ci sarà panico e mi pare ovvio. A meno che, ed è quello che credo io, non si arrivi "preparati" a quel momento. C'è da sperare che coloro che governano il Paese, perché solo sperare è possibile considerata la classe politica che ci ritroviamo, abbiano pianificato un "piano di emergenza" capace di limitare al minimo i disagi per l'intero Paese. Tuttavia, personalmente ho sempre pensato che "chi di speranza vive, disperato muore". Quindi, meglio tutelarsi da soli.

Ecco allora l'idea, aperta al contributo di tutti, di provare a programmare una strategia di difesa personale, utile a limitare i danni nella neanche tanto ipotetica possibilità che, prossimamente, crolli l'assurdo sistema economico basato sull'euro. La cosa più ovvia, e questa la ricordo io, è quella di evitare l'accumulo di risparmi su un conto corrente, quanto meno per non vederseli bloccati come è accaduto ai clienti di Banca Netword. Già c'è chi, mi è stato confidato poche sere fa durante una discussione, si tiene i soldi in casa o in cassette di sicurezza. Queste ultime, pare che ultimamente vadano "a ruba" e comincino ad essere introvabili! Non sono cifre astronomiche, parliamo di 5-6mila euro che ancora sopravvivevano su un conto corrente bancario e che, probabilmente, si possono tenere in casa con un certo margine di sicurezza. Sempre nel corso di quella discussione, c'è stato chi ha suggerito di assicurarsi una scorta di "viveri", magari di quelli a lunga durata e inscatolati, che ci eviti di dover improvvisamente assaltare negozi e magazzini, in cerca di cibo.

E poi?

16 commenti:

  1. Ciao Carlo, ciò che dici è vero, mi vengono i brividi al solo pensiero.... Sembra che non ci sia scappatoia. Che periodo buio accidenti.
    A presto.

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  2. ...e poi aspetti che la bufera del primo momento passi.

    Ciao Carlo...sono reduce da un giro per la Grecia come ti avevo suggerito, l'Ellade è la nostra misura comparativa per quello che succederà domani.

    Se Soros ha ragione (e non ha mai sbagliato una previsione), l'unica difesa che abbiamo, è legata a che tipo di elettrodomestici abbiamo in casa.

    1) mettere da parte dentro casa almeno 6 mila euro per far fronte alle spese correnti tipo bollette di gas, luce e telefonia fissa.

    2) se si ha un surgelatore indipendente dal frigo, caricarlo di carne e pesce che ci consenta di sopravvivere senza svenarci.

    3) cominciare a fare la spesa dai contadini ed evitare gli ipermercati e supermercati, solo apparentemente sono convenienti, lo dico da soggetto che ha lavorato per 18 anni dentro le centrali acquisti di 3 catene della GDO che vanno per la maggiore, il negozio vicino a casa è più economico, tra qualità e prezzo...non mi piace mangiare merda.

    4) come suggerisci, acquistare cibi in scatola a lunga conservazione...e invidio chi sa fare il pane in casa.

    Insomma, ci aspetta un anno (partendo da settembre 2012), di sangue, le lacrime le abbiamo già esaurite, vediamo di non farci rapinare per impreparazione agli eventi.

    Carlo, se non lo possiedi, fai uno sforzo, compra un surgelatore orizzontale, tre casseti capaci più uno minimo, ti consentono una riserva alimentare di carne e pesce per un ano per due persone, 2 anni per una sola...cerca la marca SIRTAL, Italianissima e eccellente, ne ho uno in casa da 12 anni...funziona ancora.

    Se mostriamo che non abbiamo paura di loro...saranno loro ad avere paura di noi, Saragest mi chiama due volte al mese proponendomi finanziamenti, rispondo che non mi interessa e ... mi reputano una marziana ... non dico a loro a cosa ho tagliato per evitare uno sfacelo...non lo capirebbero...come non lo ha capito mio figlio mentre gli dicevo che licenziarsi oggi equivaleva a prendersi a martellate le palle...ma anche lui, non ha torto.

    Notte buona Carlo ;-))

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  3. Questo è il pensiero giusto che mi piace credere si realizzi. Speriamo che in questa lotta di sopravvivenza si sviluppino gli anticorpi giusti per imboccare una nuova via ,ma salutare. Dopo tanto spread...
    Corinina

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  4. verrebbe da dire che cosa abbiamo fatto... che cosa hanno fatto... per portarci a questo. E poi, tanti brividi
    un saluto

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  5. Carle' che ne dici, io mi devo far venire il panico dato che mi sono rimasti 300 euro alla posta e non ho altro?
    Però una cosa mi tiene in allarme: e se dovessero agire sulla mia più che modesta pensione secondo te che fine faccio?
    Molti sai che mi dicono? Non ci pensare, un rimedio si trova.
    Quale di grazia?
    Ciao Carle',
    aldo.

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  6. Ciao Carlo,
    alla faccia del buon week end....., leggo solo adesso il tuo post e le mie paure latenti per questa interminabile crisi trovano esplicita conferma nelle tue parole. Tuttavia io penso che qualche accorgimento personale da te suggerito e che Tina consiglia già da tempo sia necessario, ma una Nazione, per distratta che sia non può abbandonare tutti i cittadini a se stessi e quindi si attiverà per gestire al meglio l'eventuale emergenza. E' impensabile che da un giorno all'altro non si possa più disporre dei nostri risparmi, almeno per alimentarsi. E come dice Tina, se tutto crolla, la paura non sarà solo quella dei poveri. Quindi, un minimo di non pessimismo può allentare la paura. Ora ti devo lasciare perchè vado a prenotare una tonnellata di riso e due ciotole......

    Rallegriamoci se per il momento gli italiani sono più preoccupati per il "biscotto" di Spagna-Croazia che per il folle momento storico dell'Europa.

    Buona continuazione di buon fine settimana... robi

    PS -Quando al mattino ti dai del minchione davanti allo specchio, immagina che io sono lì al tuo fianco, per il tuo stesso motivo. ariciao

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  7. ...ma che bravi i nostri Carlo e Robi che concordano sul fatto di darsi del "minchione" davanti allo specchio ;-)))

    A me ieri notte hanno dato della stronza che si illude che i giovani si diano da fare, chi lo ha declamato ha detto che vorrebbe affettare metà genere umano per darlo in pasto all'altra metà, quello stronzo di Andrea mi ha detto di piantarla di guardare ai giovani come ancora della loro salvezza, i giovani se ne sbattono le palle se noi continuiviamo a dargli la mangiatoia bassa...

    Notte buona Carlo ;-)))

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  8. Serge Latouche, economista, filosofo e scrittore francese, che io adoro, non ha certo deluso le attese dei molti che lo attendevano al Festival dell'Economia di TN e di certo non ha avuto peli sulla lingua nei confronti degli economisti tradizionali. " Se la domanda, parafrasando il titolo di un bel film francese, è: ' I nostri figli ci accuseranno? ', la risposta è chiarissima: di certo non ci ringrazieranno!"

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  9. passare da te, non è certo una passeggiata, per il cervello - mi hai messo ansia e terrore, corro a prelevare il gruzzolo e lo nascondo sotto il letto, sperando di non aspirarlo quando pulisco - ciao

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  10. Ciao Carlo, grazie di essere passato a salutarmi, buon inizio settimana.

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  11. wally_giana21/06/12, 19:30

    Io sarei dell' idea di prendere i soldi dalla posta ( ho lì il conto ) , portarmeli a casa e spendermeli magari tutti in provviste , visto che son proprio pochi . Ma se non mi dessero più la pensione , potrei pagare le bollette ..... in natura !? Qualche formaggetta all' azienda del gas , una mortadella alla telecom , un po' di sofficini di pesce all' enel e così via !? Scherziamoci su .... Buona srata ! wally

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  12. Ciao Carlo, da un pò di tempo a questa parte mi pare che sei divenuto troppo scettico, e fai male perchè quel minimo di credibilità e di fede in una transizione che non sia dura ,ma soft ci vuole. Io la vedo così :siamo ad un punto di svolta :c'è davanti a noi un bivio ,una strada che corre larga ed insidiosa (il vecchio sistema partitico e labirintico che tu sempre hai condannato), e una strada sterrata e tutta curve (che non ha ancora nome ben preciso,nè comunismo,nè capitalismo,nè liberalismo,ma che importa? Glielo daremo poi il nome. ) che porta più lontano e che promette, dopo la polvere dei primi tratti, di portare fuori dalla mischia. Tu cosa faresti? Staresti lì ad interrogarti su come restare nel pantano? A me va di auspicare una svolta politica nuova ,passando se necessario sul cadavere della Merchel,in senso metaforico,certo.
    Ti auguro di passare alla minuta ,per ora, squadra di quelli che sperano.
    Corinina

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  13. ciao Carlo,
    alcune domande che mi sorgono spontaneee dopo la tua esposizione.
    Nulla da dire sull'accumulo di cibo a lunga scadenza, male che vada non si va a fare la spesa per un pò dopo, ma sul tenere i soldi in casa ho un piccolo dubbio.
    Cosa succede se crolla tutto, perchè se crolla l'Italia credo che dietro come birilli cadono tutti i supertstiti euro.
    I 6.000 euro che togliamo dal conto e ci teniamo in casa(aumentando paradossalmente la crisi perchè si blocca la liquidità del paese, cosa che è già accaduta!!!) quanto varranno/serviranno dopo un'eventuale crollo del sistema?
    Secondo me ...nulla, assolutamente nulla!
    Ricordo il crollo della yugoslavia(cosa indubbiamente differente) o dell'Argentina.
    Soldi che non valevano + nulla, cartastraccia.
    Quindi non sono così convinto che prelevare i soldi dal circuito creditizio e metterli sotto la mattonella sia un sitema anticrisi, credo invece sia un sistema "egoistico" inutile e autolesionistico.
    Se crolla tutto l'unica cosa che puoi fare con quelle banconote e pulirtici....... e quindi ti conviene chiederle in tagli da 5, almeno durano di +.

    PS
    visto che per i miei viaggi degli ultimi mesi per concludere la mia adozione di soldi ne ho prelevati e non pochi... ti pongo un altro problema... devi giustificare perchè li prelevi!!!
    A me ogni volta l'impiegato, persona carinissima che sapeva la mia situazione, con profondo imbarazzo mi chiedeva un giustificativo a fronte della mia richiesta di avere in contanti cifre simili a quelle da voi indicate... ed erano(e si...oramai non sono +) MIEI, soldi che io avevo AFFIDATO alla banca e non REGALATO.
    eppure mi chiedevano perchè io volessi i MIEI soldi.
    la risposta che mi veniva naturale era di mandarli... a Monti...

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  14. @@ PER XPISP @@

    Ciao Xpisp. Il fatto che tu, come Tina, abbia colto un aspetto della questione "scorte alimenti" da me taciuto (volutamente) mi fa molto piacere perché significa che non ti fai "impressionare" dalle mie ipotesi "drammatiche" ma, semmai, sei pronto ad affrontare il problema in tutti i suoi aspetti.

    Infatti, come ricordi, se quanto da me ipotizzato non si avvera, male che vada avrai una scorta di alimenti da consumare e... meno acquisti alimentari da fare. Se, poi, come ricorda Tina, ci metti che a settembre potrebbe nuovamente aumentare l'iva anche sugli alimenti, avrai una scorta degli stessi, acquistati con un'aliquota iva inferiore... ovvero, hai risparmiato qualcosina.

    Sul "prelevare" quanto depositato in banca, è vero che nell'ipotesi da me delineata sarebbe carta straccia. Tuttavia, come avvenuto per l'ex Iugoslavia o per l'Argentina, sarebbe carta straccia ancora utile per essere sostituita con una nuova valuta. E' ovvio che quei 3-4mila euro non avrebbero più quel valore nominale ma, tuttavia, sostituiti con una nuova valuta, un valore l'avrebbero sempre e fossero anche, per esempio, 500mila lire, preferisco che siano nelle mie tasche e non di una banca fallita o, peggio ancora, scippati per risarcire questo o quel creditore della finanza che si è mangiato la banca.

    Sulla "motivazione" dei prelievi... carissimo, mi stai sopravvalutando economicamente! Ti assicuro che i due mesi estivi che abbiamo davanti, sono un periodo molto ma molto lungo per mettere in atto quello che ho ipotizzato. Non devo necessariamente andare in banca ma posso effettuare quei pochi prelievi tramite bancomat che mi consentirebbero di recuperare quei 4 centesimi ancora strenuamente aggrappati al mio conto bancario.

    Inoltre, sai bene che per chi dispone di "capitali" cospicui, esistono altri sistemi per salvare il proprio denaro e non sono necessariamente "illegali". Oggi, per esempio, acquistare titoli di stato tedeschi, ti garantisce una rendita minima ma la matematica certezza di recuperare i tuoi soldi... anche se crollasse l'euro e la Germania adottasse il marco, avrebbe un valore ben superiore a quello, ipotetico, di un ritorno alla lira.

    Infine, definire il mio suggerimento "...sistema egoistico, inutile e autolesionistico..." è, sicuramente, una visione eticamente nobile di tutto il problema.

    Tuttavia, Xpisp... ci stanno facendo a pezzi e pare proprio che non ci siano mezzi per difendersi. Sto seriamente valutando di esercitare del "sano egoismo" che mi eviti la fine che fanno tutti gli "eroi"!! Morire!!

    Ciao Xpisp, buon fine settimana.

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  15. @@ PER CORININA @@

    Ciao Corinina. Ho sempre pensato che "chi di speranza vive, disperato muore" eppure, nel manifestare la mia opinione, in special modo ultimamente e con l'approssimarsi delle nostre amministrative e degli appuntamenti elettorali e referendari europei, ho sicuramente espresso la "speranza" che alcuni cambiamenti, nel nostro Paese ed in Europa, fossero ancora possibili.

    Tuttavia, vivere di sola speranza rimane, secondo me, un limite. E' per questo che preferisco "agire" e, nel mio piccolo, dare una mano per costruire quella "transazione" verso un mondo migliore cui tutti aspiriamo (credo).

    Ora, è anche possibile che io non veda, ad oggi, quel "punto di svolta" al quale mi ricordi dovremmo essere arrivati e che dovrebbe farmi "sperare" in una "svolta politica nuova".

    E' per questo, Corinina, che sono curioso di capire in quale "transazione indolore" dovrei sperare? Non mi ricordare il "voto" greco come hai scritto nel tuo post perché, sullo stesso, mi sono già espresso. In Grecia, si accatastano i morti per suicidio, a breve seguiranno quelli per fame e malattia. Lo sapevi che, in Grecia, il servizio sanitario non fornisce più i farmaci in convenzione, compresi quelli antitumorali? Lo sapevi che molte farmacia stanno rimanendo sprovviste di farmaci perché le case farmaceutiche non le riforniscono più?

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  16. Ciao Carlo,credimi, apprezzo molto la tua passione politica che,secondo me,si appunta al particolare anche molto doloroso. Quello che tu dici è vero :è sotto gli occhi di tutti. Ma due cose vorrei dirti prima di stoppare questa controversia. La prima è che senza la speranza non si costruisce nulla ,quindi non è sempre vero il detto popolare,anche perchè avere speranza non significa starsene fermi a bocca aperta per divorare le parole che escono scompiute da parte di chi vuol male all'italia,vedi banda Bassotti non debellata,ma sostenere quelli che devono pensare e proporre alternative come sta facendo qualcuno ,non legittimato purtroppo.Questo è il difetto. L'errore è il pane quotidiano, ma eerrrando s'impara ,se proprio dobbiamo scomodare la saggezza popolare. La seconda cosa è che questo tipo di pensiero deve diventare un flusso diffuso per non arrivare alla condizione della Grecia. Il rischio è altissimo che stiamo correndo,ma non c'è altra alternativa ,se non la recessione. Come si fa? Scoraggiando i suicidi,mettendo in campo forme di solidarietà inusuali, suggerendo vigore e capacità di resistenza con insolite energie mentali, come nel periodo della guerra che anche se non materialmente presente è in atto.
    Corinina

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