02/09/12

Coerenza

Recentemente feci un quesito. Proposi due frasi e, poi, chiesi se le stesse fossero state formulate da Berlusconi oppure da Bersani. Il risultato è che nessuno ha tentato di indovinare. Eppure, in una delle due c'era un'espressione che avrebbe potuto aiutare a capire. Qualcuno, comunque, notò l'altra cosa importante che volevo segnalare: tra le due, la prima espressa da Berlusconi e la seconda da Bersani, sostanzialmente non c'era alcuna differenza.
Seppur da schieramenti politici opposti ed in tempi diversi, i due leaders sembra che parlino la stessa lingua, fatta di inviti alla fiducia o all'ottimismo nel futuro e, guarda un po, rivolgendo la loro attenzione ai soliti fessi: le persone di buon senso, la gente che lavora, i lavoratori instancabili, quelli che il lavoro lo cercano, i giovani, quelli che studiano... I quali, se mi è permesso dare un consiglio, dovrebbero dedicare maggiore attenzione alle parole che pronunciano questi signori, soppesarle, confrontarle, valutarle attentamente e... quando andranno nel chiuso di una cabina elettorale, non limitarsi a votare le promesse più belle. Le parole hanno un senso se sono accompagnate da comportamenti coerenti, altrimenti sono solo una presa per i fondelli. Già immagino la reazione di alcuni: a Carlè ma che vuoi paragonare Berlusconi a Bersani?
Assolutamente! Vorrei sapere, però, perché Bersani, nella sua Carta d'Intenti, afferma che "... cuore del nostro progetto è la dignità del lavoratore da rimettere al centro della democrazia, in Italia e in Europa ..." quando poi, riferendomi a quei "comportamenti coerenti" cui accennavo, ha sostenuto un Governo che ha partorito una riforma del lavoro capace di rendere precari anche coloro che nel mondo del lavoro erano stabilizzati, che ha privato i lavoratori di quei diritti civili che furono conquistati al prezzo di dure lotte sindacali, che ha attaccato l'ultimo baluardo a difesa dei lavoratori - lo Statuto dei Lavoratori, che ha confermato un futuro di precarietà per coloro che già vivevano di precariato e che, più in generale, ha privato i lavoratori di ogni dignità.
Sempre riguardo alla coerenza, quando nella sua Carta d'Intenti afferma che "... esiste, da tempo oramai, un problema enorme di redistribuzione che investe il rapporto tra rendita e lavoro, mettendo a rischio i fondamenti del welfare (...) non si esce dalla crisi se chi ha di più non è chiamato a dare di più ..." dovrebbe chiarire perché ha sostenuto un Governo che si è nascosto dietro slogan come "equità e rigore" per partorire, invece, manovre economiche dove il rigore è stato estremizzato sulle spalle dei soliti noti, mentre di uno straccio di patrimoniale che potesse far da contrappeso ai tanti sacrifici affrontati da lavoratori e pensionati neanche l'ombra.
Mi domando: se veramente c'è "un problema enorme di redistribuzione tra rendita e lavoro" perché, poi, nella sua Carta d'Intenti chiede alle forze della futura coalizione di "... assicurare il pieno sostegno, fino alla loro eventuale rinegoziazione, degli impegni internazionali già assunti dal nostro Paese o che dovranno esserlo in un prossimo futuro ..." visto che sono proprio quegli "impegni" a creare gli enormi squilibri che stanno schiacciando la classe lavoratrice e distruggendo il welfare? A me, abituato a pensar male, pare piuttosto un tentativo di accreditarsi sulla scena internazionale come il più affidabile e zelante garante del programma di gestione della crisi in versione lacrime e sangue, proponendosi come interlocutore speciale di quei poteri che stanno perseguendo la nuova governance europea (e mondiale) in versione neoliberista. Sbaglio?
Sbaglierò pure ma quegli "impegni internazionali" il prossimo anno ci costeranno quasi 80 miliardi di euro per interessi sul debito pregresso, a cui dovremo sommare i quasi 50 miliardi di euro per assolvere agli impegni assunti con il Fiscal Compact che la maggioranza, di cui anche lui fa parte, ha silenziosamente inserito in Costituzione, a cui dovremo aggiungere i quasi 15 miliardi di euro per il varo dell'Esm (meccanismo europeo di stabilità) ed a cui, infine, dovremo forse addizionare un tot di miliardi per manovre congiunturali. Sicuramente dovremo sborsare quasi 145 miliardi di euro. Affermo "quasi", perché dovrebbero essere qualcosa in più!
Infine e sempre a proposito di coerenza, perché intende fare "inciuci" elettorali con quell'Udc che ha sostenuto il più devastante governo di centrodestra e che, comunque, persegue obiettivi diametralmente opposti al principio da lui ricordato nella Carta d'Intenti, secondo cui "... una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico ..." oppure all'altro punto programmatico dove dice che "... sui temi che riguardano la vita e morte delle persone (...) il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto ..." Coppie omosessuali? Laicità del diritto? Con l’Udc eternamente genuflesso alle gerarchie ecclesiastiche?
Coerenza Bersani, gli elettori di sinistra ne hanno le palle piene dei venditori di fumo... alla Berlusconi.

14 commenti:

  1. Ciao Carle' riguardo il "quesito" io risposi "non c'è alcuna differenza" e azzardavo "Bersani".
    Ora ti confermo sono uno la copia dell'altro, non si differenziano.
    Un caro saluto,
    aldo.

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  2. non c'è molta differenza tra i due schieramenti e adesso ambedue hanno imparato a manovrare la macchina del fango, ne vedremo delle belle se il cavaliere ridiscende in piazza

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  3. Ciao Carlo, grazie della tua visita. Hai ripreso l'attività?
    Incomincia un autunno caldo specie per chi ha perso il lavoro.
    E sono in tanti e la recessione va avanti.
    Corinina

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  4. Ciao Carlo, non mi soffermo sugli ultimi righi dove accenni "alla vita e alla morte legate da gerarchie ecclesiastiche", perché ormai sanno tutti come la penso, indipendentemente dai divieti della Chiesa perché anche quest'ultima mi sta sdegnando per le porcate che fa.
    Mi preme invece sottolineare la tua giusta opinione per quanto riguarda la coerenza. E' una parola che metto sempre davanti a tutti e a me stessa in primis, perché se non siamo coerenti con il nostro dire e fare, siamo degli opportunisti e basta.
    Bersani non mi è mai piaciuto e lo ribadisco, Berlusconi pure, tutti gli altri pure... dico tutti gli altri perché sono convinta che se al governo ci arrivasse la persona più brava, onesta e coerente al 100%, verrebbe fagocitata dai lupi che ci sono attualmente e le cose sono due: o modificherebbe la sua personalità adeguandosi al sistema attuale, oppure si ritirerebbe dall'incarico e quindi caro Carlo, non abbiamo speranza.

    Lo dico sottovoce perché sai che odio la violenza, ma una rivoluzione forse ci starebbe proprio bene, in questo mondo di m...

    Un caro saluto.
    Nadia

    P.S.: Avevo letto il commento dell'ex amico che ora si chiama Flipper (è venuto a rompere le scatole anche a me) ma non lo vedo più... forse l'hai cancellato? Hai fatto bene, io invece l'ho lasciato così tutti possono leggere la sua stupidità. :-D

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  5. Mah...sono in un periodo di apnea senza parole....

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  6. Caro Carlo, la risposta ai tuoi quesiti secondo me è questa: L'azione politica di ogni schieramento è sostanzialmente identica. Dialettica rivolta a fasce sociali diverse per accaparrarsi il voto, ma poi gli intenti, le parole, non danno mai seguito a fatti concreti. Poi oso dire che da almeno 20 anni i lavoratori dipendenti, gli operai, i pensionati, vengono puntualmente massacrati da ogni governo di sinistra (il fuoco amico). A fare le porcherie, a difendere vergognosi privilegi, a prendere i soldi, destra e sinistra pari sono e vorrei essere smentito da fatti, non vergognose accuse di populismo. Il populismo cìè a causa di una classe politica corrotta e degenerata, dipendesse da me non ne rimarrebbe neppure uno, li esilierei tutti fuori dalla Patria, dopo aver sequestrato loro ogni bene fino alla terza generazione. Sono incazzato? Sicuramente si, ma ti assicuro che tanti che conosco lo sono molto di più e tutta gente che da 30 e più anni vota sinistra.....

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  7. @@@ PER RAFFAELE @@@

    Ciao Raffaele. Sono pienamente d'accordo. Mi sento di spezzare una lancia a favore di quella "sinistra" che, per noi, è risultata un "fuoco amico". Una riflessione che, tuttavia, non deve suonare come un'attenuante. La sinistra di governo, si è sempre trovata a dover rimediare agli sfasci che la destra, da circa un ventennio, ha causato nel Paese. Tuttavia, e qui sta la colpa più infame, ha sempre sbagliato "bersaglio" per affrontare il risanamento e, comunque, non ha mai affrontato i problemi chiave anche quando poteva farlo: conflitto d'interessi, riforma della giustizia (che non significa bavaglio come oggi vorrebbe fare), politica economica seria, regole alla finanza, lotta seria all'evasione fiscale, regolamentazione del mercato del lavoro (che non significa stravolgere lo Statuto dei Lavoratori).

    Personalmente, aspetto le prossime "primarie" per capire che sinistra si presenterà alle prossime elezioni. Se sarà quella che sta disegnando Bersani, sarà mio impegno dirottare i voti altrove. Un voto che sappia di rivoluzione. Meglio un voto rivoluzionario che la rivoluzione per strada!

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  8. Carissimo,
    da tempo seguo poco la politica, non mi "acchiappa" più, non guardo la tv, niente tg=niente bugie.
    A me Bersani sta simpatico (forse con la complicità di Crozza), non lo paragono mai intellettualmente vicino al califfo. Il povero Gigi non ha un partito ma un accrocco di potentati irrigiditi, se si volta indietro non trova nessuno, oltre a dalema e veltroni che fanno la guardia sui propri privilegiucoli.
    Voterò, lo so che voterò, montanellianamente voterò, farò la mia bella X su SEL, ma senza entusiasmo, nemmeno quel minimo di passione che mi aveva accompagnato alle urne nelle ultime tornate.
    Vaticano e potentati finanziari fanno il bello e il brutto tempo (solo il brutto però), la democrazia è una favola che andava bene nei secoli scorsi, oggi ci vuole altro: cosa? non ne ho la più pallida idea.
    Forse sono andato fuori tema, ma così ti ho ragguagliato sul mio status odierno.
    Un grande abbraccio a te, squisito amico

    Paolo

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  9. Non capisco perché tutti vogliono conquistare il "centro" (ma che diavolo ci sarà in questo "centro"?), anche Bersani. Le sue parole puntano a questo: non vogliono alienarsi i (pochi) elettori di sinistra che gli sono rimasti e al contempo non mettendo paura a quelli di sinistra, non capendo però che, al di là dell'essere di destra o di sinistra, tutti noi uomini normali stiamo scivolando sempre più nella povertà e che se questi signori non si decidono a prendere provvedimenti che ci permettano di tornare a respirare, alle prossime elezioni gli basteranno le dita di una mano per contare i loro voti.

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  10. Credo proprio sarebbe ormai tempo di rivoluzione, ma non credo che accadrà nulla del genere. Manca in tutti noi e soprattutto nei più giovani un fervore e una tensione che sono quelle in grado di modificare gli assetti politici.

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  11. Quoto in toto l'intervento di Paolo.
    "Voterò, lo so che voterò, montanellianamente voterò, farò la mia bella X su SEL, ma senza entusiasmo, nemmeno quel minimo di passione che mi aveva accompagnato alle urne nelle ultime tornate."
    Questo compreso.

    E sono stra d'accordo con Ambra. "Soprattutto nei più giovani". E' questa la vera tragedia.

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  12. Non riesco a focalizzare, ma quando parlano A,B,C, e company delle elezioni mi viene in mente quel romano che diceva agli amici "tenèteme artrimenti faccio nà strage!...Ahò! Ccheffate! V'ho detteo tenèteme no?" oppure il detto " Annate avanti voi che a me me viè da ride".
    Comunque, sarò stupida, ma quando parlano mi sembrano parole vuote.. non le capisco.
    Purtroppo mi sto rendendo conto che a livello culturale e comportamentale c'è un'involuzione dei costumi. Siamo tornati al medioevale Nobili-Plebe.
    Buon lavoro, Anna

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  13. Lasciami un filo di speranza sul fatto che su qualcosina tu possa sbagliare o per lo meno pensare male! Va bene che la Francia ce l'ho vicina, e che li c'e un certo Hollande, ma tanta voglia di emigrare alla mia eta' non me la ritrovo... :))))

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  14. Ciao Carlo ... la faccio breve, condivido l'intervento di Adriano.

    Non amo particolarmente Bersani, ma cazzarola, un minimo di differenza tra i due esiste, anzi, qualcosa in più.

    Non scodare cosa hai scritto dalle mie parti, votare contro le destre, guarda che il comico non è la sinistra, il comico è solo un inutile idiota, mi spiace per i ragazzi che ci mettono la faccia e lui ne coglie i benefici.

    Ok, sono andata fuori tema, ma stavo seguendo "la storia siamo noi", stanno parlando di Lotta Continua e ... finalmente qualche tassello lo stanno mettendo al posto giusto...con 40 anni di distanza.

    Notte buona Carlo ;-))

    PS
    Il tizio è venuto a commentare anche da me, nel post precedente, mi sono divertita ;-))

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