Paura vero, signori della sinistra? Dovevate pensarci prima, molto prima di arrivare al disastro e consegnare le nostre esistenze ad un governo che ha massacrato il nostro quotidiano e stravolto ogni progetto futuro, per giunta con il vostro sostegno. Dovevate pensarci quando avevate la possibilità di cambiare il corso degli eventi e non l'avete fatto.
E voi signori della destra, paura anche voi, vero? Voi artefici dei quel fallimento che avete nascosto e che, ora, il Paese sta pagando con atroci conseguenze; che vi siete nascosti, come la sinistra, dietro un governo di "professori" per nascondere la vostra incapacità a governare il Paese; che occupate da un ventennio il Parlamento; che avete lacerato la società civile; che avete stravolto le più elementari regole costituzionali; che avete piegato la giustizia al volere di interessi privati; che avete intrallazzato, rubato, imbrogliato e reso ridicolo il Paese agli occhi del mondo. Voi che avete tentato di imbrigliare e zittire "la rete", state per essere travolti dalla stessa.
Oggi, signori della destra e della sinstra, avete paura che il vostro ruolo di potere possa essere portato via da qualcun'altro e, quindi, gettate fango sullo stesso. L'avete definito il male assoluto ed un fenomeno da circo, un impasto tra Bossi ed il Gabibbo, un fenomeno di populismo inquietante. Sbagliate!
Sbagliate perché avete perso di vista quello che per voi è il pericolo più grande. Un Movimento che nasce "dal basso" e che è rappresentato dalle teste pensanti di 101 candidati alla carica di sindaco e più di 500 consiglieri comunali! Avete perso di vista chi c'è dietro quel Movimento, il popolo della rete che più volte avete cercato di zittire, vasto ed eterogeneo ma unito da un unico sentimento: lo schifo ed il disprezzo manifestato nei vostri confronti. La rete metterà in discussione le vostre poltrone attraverso i suoi rappresentanti, gente giovane e inesperta... soprattutto di intrallazzi, ruberie, inciuci come invece è la carriera della stragrande maggioranza di voi politicanti di mestiere.
Un Movimento che vuole mettere in discussione il "sistema" che sta stritolando le nostre vite e che vuole l'abolizione delle scatole cinesi in Borsa; che vuole vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale; che vuole introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti venduti; che vuole abolire le stock option; che vuole mettere in discussione il "sistema" Unione europea. Un Movimento che ha tra i suoi obiettivi l'acqua pubblica, l'energia pulita, i rifiuti zero, la mobilità sostenibile, la lotta alla cementificazione. Un Movimento che vuol dire basta ai politici di carriera, al finanziamento pubblico ai partiti ed all'editoria; che vuole abolire, sul serio, le province; che vuole ridurre i privilegi, le prebende, gli stipendi di tutti coloro che rivestono una carica politica o pubblica; che vuole abolire ordini e caste che soffocano il Paese; che vuole l'accesso alla rete diffuso e gratuito; che vuole abolire la legge Biagi; che vuole favorire le produzioni locali e contrastare il mercato globalizzato; che è contro il TAV ed il nucleare. Ma soprattutto, è un Movimento che non stringe accordi con chi ha portato alla rovina il nostro Paese, con i politicanti di mestiere, con i faccendieri, con le lobby, con i poteri forti.
Questi e tanti altri obiettivi di politica economica, di riforme del rapporto tra Stato e cittadini, di politica energetica, di riforma dell'informazione e dei media, sulla salute e l'istruzione pubblica non dovevano essere "il programma" che la sinistra avrebbe dovuto perseguire e realizzare già da tempo?
Qualcuno, a sinistra, ha talmente tanta paura che è riuscito ad affermare che "...il Movimento usa forme tipiche del populismo di destra, ha persino tratti xenofobi e omofobi...". Qualcuno, a sinistra, ha perso una buona occasione per stare zitto.
Per gli scettici, non vi preoccupate: potete sempre riporre la vostra fiducia nel pierferdinando nazionale, quello che fa accordi di lista con Casapound, a l'Aquila. Oppure, aspettare la nuova rivoluzione annunciata dall'angelino settebellezze: resuscitare la nuova democrazia cristiana, aiutato dal pierferdinando nazionale.