02/02/17

Pendolare (1)

Già dal titolo si dovrebbe capire quale sarà l'argomento che affronto oggi. Quel numerino tra parentesi, invece, dovrebbe far immaginare che nel prossimo futuro dovrei tornare ancora sull'argomento. Il condizionale è d'obbligo, visti i tempi. Sono quasi due anni che vivo la condizione di pendolare e "...ho viste cose che voi umani non potreste immaginare...". Non le hanno viste, ovviamente, coloro che non sono e non hanno mai vissuto la condizione di pendolare. Ho deciso quindi di raccontarle e di svelare alcuni aspetti di questo particolare mondo, ovviamente basandomi sulla mia esperienza.


Il pendolare è un individuo il quale, come indica la definizione, si comporta come un pendolo: percorre lo spazio che intercorre tra un punto A ed un punto B e viceversa. Per intenderci meglio, il punto A è l'abitazione in cui vive mentre il punto B è la sede fisica in cui svolge un lavoro, ad esempio una fabbrica, un negozio, un qualsiasi ufficio pubblico o privato, un centro commerciale. Questo spazio viene percorso usando un veicolo privato oppure un mezzo pubblico come, ed è il mio caso, il treno. La distanza tra A e B può variare in ampiezza: da poche decine di chilometri, circa 40 nel mio caso, fino a distanze che richiedono anche delle ore per essere percorse.

E' un impegno quotidiano e dura per un tempo che può variare da pochi mesi a molti anni. Per quanto mi riguarda, la mia è una condizione che vivrò per i prossimi 9 anni e 7 mesi. Tanto durerà la mia vita di pendolare, se nessun futuro fottuto governo metterà mano a quella fottuta riforma del sistema pensionistico, ideata da quella fottutissima ministra che piangeva. Piangeva per il troppo ridere, pensando a quanti milioni di lavoratori stava fottendo il futuro! Considerando che dovrei anche subire ben 3 adeguamenti Istat alla così detta "aspettativa di vita" i quali, se sono veramente fortunato, dovrebbero ammontare a 3 mesi ognuno, prevedo una condanna totale di 10 anni e 4 mesi. Alla soglia dei 70 anni, per questi fottutissimi che ci governano, dovrei ancora lavorare!

Il pendolare, infine, è un individuo perennemente stanco. Per ora mi fermo qua anche perché, in futuro, ho deciso di fare tesoro della mia esperienza di blogger: post lunghi non vengono letti e generano commenti adminchiam! Ci sono o ci sono stati, tra i miei pochi ed affezionati lettori, dei pendolari?

Queste le premesse sull'argomento "pendolare":

In attesa del treno
Esperienza diretta

5 commenti:

  1. Ci sono! Pendolarità di circa 40 km per i prossimi 10 anni (se tutto va bene)
    Ricordo sempre la Fottuta nelle mie preghiere della sera...

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  2. Io ho fatto la pendolare a lungo per studio, anche da adulta utilizzando il treno.
    Ora purtroppo devo usare per forza l'auto, dato che sia la zona in cui vivo, sia quella in cui lavoro sono collegate male. Poi dalle mie parti non esiste un abonamento globale bus/treno, così che è molto caro, oltre che scomodo usare i mezzi.

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  3. io pendolavo pocvo da Monza a Sesto S Giovanni poi mi facevo portare dalla metro...almeno questa non ritardava... solo d'estate quando qualcuno decideva di farla finita gettandosi alle 5.20 del pomeriggio

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  4. ...beh anche Salvini è un pendolare Milano-Roma-Bruxelles, :D

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  5. Ciao Carlo
    non ho mai fatto il pendolare ma ne ho incontrati tanti in alcuni viaggi, credo che si possano riconoscere dallo sguardo stanco, dall'essere ormai esperti del ritardo dei treni e dei messaggi incomprensibili di Trenitalia.
    Credo sia davvero faticoso farlo ma come al solito lo Stato non si accorge di questi piccoli dettagli del vivere quotidiano
    attendo gli altri post
    un saluto

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